Stiamo facendo il massimo, i parlamentari ci siano vicini

Stiamo facendo il massimo, i parlamentari ci siano vicini

Il Comune di Biella sta facendo tutto il possibile per affrontare questo difficile momento, a partire dal Sindaco Claudio Corradino, passando per tutti i membri della giunta fino ad arrivare ai consiglieri che ogni giorno, appunto, consigliano, propongono e offrono il loro contributo. Ci sentiamo per messaggio e al telefono, stando a casa il più possibile, ma vediamo come gli assessori siano sempre in prima linea e negli uffici a lavorare per il bene della città e dei Biellesi.

Le dirette puntuali del Sindaco offrono un importante momento di informazione e di rassicurazione, lo ringraziamo per questo.

Considerevoli azioni sono già state intraprese dall’amministrazione comunale: la consegna gratuita di cibo, medicinali, spesa e ricette mediche a casa di persone anziane e malate in collaborazione con Protezione Civile e Servizi sociali; l’apertura di un tavolo di crisi per adottare misure speciali per aziende biellesi per  avere la sospensione di finanziamenti, prestiti personali e leasing a tasso zero; l’attivazione del fondo unico di solidarietà e la concessione dei prestiti ai lavoratori in difficoltà per l’emergenza coronavirus. Inoltre, nei prossimi giorni verranno sanificate le strade e le vie della città.

Questo è il momento di restare uniti e anche la politica lo deve fare, evitando inutili polemiche e slanci individualistici. I biellesi da noi si aspettano fatti e non sterili critiche, perciò l’augurio è che i parlamentari ci stiano vicini e si dimostrino attenti alle necessità del territorio, ma anche alle sue ricchezze, come la start up tecnologica biellese che con una piattaforma di e-learning innovativa dà la possibilità alle scuole di fare lezioni a distanza in tempi brevissimi, incontrata nei giorni scorsi in VII Commissione parlamentare dall’On. Patelli.

Servizio spesa a domicilio

#GiornataMondialedelRifugiato – C’è poco da festeggiare

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Oggi viene celebrata la Giornata mondiale dei profughi. Quanti però sanno chi e quanti sono i profughi presenti nel nostro Paese, e quanti ci dicono la verità su questi dati? Il rischio è che questa categoria di persone costrette ad abbandonare la loro terra, il loro paese, la loro patria in seguito a eventi bellici, a persecuzioni politiche o razziali, oppure a cataclismi, venga usata da alcuni politici – con l’aiuto di potenti mezzi di comunicazione amici – per giustificare e perpetrare politiche che nulla hanno a che fare con la salvaguardia di chi vive veramente situazioni serie, difficili, pericolose, e che si vede addirittura paragonato a orde di clandestini che raggiungono le nostre coste illegalmente o con l’aiuto di ONG accusate di essere colluse con scafisti e trafficanti di esseri umani.

Ma vedendo cosa prevedono i festeggiamenti a Biella, ovvero concerti, aperitivi, tornei di volley e calcetto, cene etniche (ovviamente non biellesi per migliorare la loro integrazione, ma africane perché siamo noi che dovremmo abituarci ai loro usi culinari), workshop, conferenze, gite e altro, viene da chiedermi come tutto ciò possa aiutare chi davvero soffre la fame in Africa – che non sono i maschi palestrati che vediamo passeggiare con le cuffie o pedalare in bici per Biella – come possa essere d’aiuto a chi combatte contro gli islamici che bruciano le chiese in Africa o a chi è costretto a fare decine di km al giorno per prendere l’acqua per i figli che soffrono di malattie da denutrizione, al contrario di quelli che, ospitati in qualche hotel di Biella, buttano via la pasta che noi e l’UE offriamo gratuitamente, anche sapendo che molto probabilmente va a persone che non scappano dalla guerra ma che godono di somme di denaro tali da permettere loro di pagare le decine di migliaia di dollari (in conversione) necessarie per passare i checkpoint nel deserto ed affrontare la traversata clandestinamente.

Ma il perché della presenza sul nostro territorio di clandestini che sembrano tutto fuorché profughi ce lo dicono i numeri del Ministero dell’Interno: semplicemente non sono profughi! L’altr’anno, su 181.436 clandestini sbarcati, 123.600 hanno fatto la richiesta per ottenere lo status di rifugiato politico. Quindi già 58.000 sono spariti e si presume che erano quindi ben consapevoli della loro condizione di puri clandestini. Di tutte le richieste esaminate, poi, soltanto 4.808 hanno ottenuto lo status di rifugiato: appena il 5%, addirittura soltanto il 2,6% sul totale degli sbarcati! Se si tengono in conto anche gli altri due permessi, quello sussidiario e quello umanitario, i dinieghi totali sui casi esaminati sono ben il 60% (54.254 domande), in aumento rispetto al 58% del 2015. Calcolando tra quei 4.808 rifugiati i 1.590 siriani sbarcati, si rileva come praticamente tutti quelli che sbarcano dai Paesi africani con il maggior numero di immigrati, non abbiano i requisiti necessari per ottenere lo status che oggi le cooperative celebrano: chi scende in piazza oggi, molto probabilmente, è un semplice richiedente asilo al quale verrà negata la domanda ma che intanto le cooperative elevano come simbolo di buona accoglienza cercando di sciacquarsi dalle accuse di business. Eppure mantenere i dipendenti, acquistare e mantenere edifici, ville, scuole ecc. e organizzare manifestazioni ed eventi della durata di oltre un mese ha un costo notevole…

Abbiamo tutti, purtroppo, impresse nella mente le immagini dei bambini africani denutriti e malnutriti, che non hanno i soldi per scappare e per pagare gli scafisti e che nessuno aiuta in Africa, come invece chiede da sempre la Lega Nord. A pensare male verrebbe da dire che ciò accade perché non fruttano alle cooperative rosse i 35 euro al giorno, e se poi ci si mettono in mezzo eventi come quelli in occasione della Giornata mondiale dei profughi, che sembrano improntati più a mettere in buona luce le cooperative che ottengono milioni di euro per l’accoglienza piuttosto che dare un concreto aiuto a chi effettivamente ne avrebbe bisogno, come quei bambini, i sospetti aumentano…

MGP in visita all’Europarlamento di Strasburgo

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Anche il Movimento Giovani Padani di Biella ha partecipato alla visita dell’Europarlamento di Strasburgo nella 3 giorni organizzata dal Movimento con il gruppo europarlamentare della Lega Nord, diventato ormai un appuntamento fisso nel calendario degli eventi MGP. La delegazione biellese ha rappresentato la nostra provincia e assieme agli altri giovani ha esposto cartelli contro l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea e uno striscione che recitava: “Potete imporci i vostri governi, ma non potrete mai toglierci la nostra libertà!”. Alessio Ercoli, coordinatore del MGP Biella, spiega: “Questa iniziativa del partito rivolta a noi giovani è un’importante opportunità per rendersi conto dell’attività svolta dai nostri rappresentanti nell’Europarlamento, dove la Lega Nord rappresenta ad oggi una linea chiara e coerente, al di fuori degli schemi destra-sinistra che in Europa sono allineati su decisioni per noi demenziali, come ad esempio il dialogo con la Turchia di Erdogan per il suo ingresso nell’UE in cambio di miliardi di euro pagati anche da noi, oppure le sanzioni alla Russia, che sono state proprio ieri estese fino alla metà del 2017, e che sono costate al nostro Paese miliardi di euro in commercio e centinaia di posti di lavoro. Durante la permanenza a Strasburgo è stato con noi Matteo Salvini, a dimostrazione della differenza tra la vicinanza umana del nostro leader e la distanza delle élite di quell’establishment che sta logorando il popolo. La parte più bella del viaggio è stato vedere negli occhi dei ragazzi la felicità per questa opportunità che solo il MGP sa offrire”.

Giovani Democratiche crescono (estremiste)

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Leggo attonito la risposta della consigliera comunale del PD Greta Cogotti ad un commento pieno di insulti verso una parte politica, anche la nostra, su Facebook, che non riporto perché mi fa ribrezzo. La giovane consigliera si dice d’accordo su tutto, quindi anche a “sporcarsi le mani” e negare il diritto di parola a chi la pensa diversamente. Vorrei chiedere alla Cogotti se è consapevole che coloro i quali volevano negare agli altri il diritto di manifestare le proprie opinioni e purtroppo le mani se le sono sporcare davvero erano proprio i fascisti, i quali metodi spesso la sua parte politica affibbia agli avversari, ma ai quali con questi commenti si avvicina pericolosamente. Vorrei chiedere ai Giovani Democratici (e sottolineo democratici), movimento politico al quale Cogotti fa parte, se si sentono rappresentati dalle parole della loro compagna, oppure in caso contrario di prendere le distanze e scusarsi pubblicamente per queste parole offensive. Inoltre vorrei sapere se è solo un pensiero della Cogotti oppure è un’idea alla quale concordano tutti i GD. Perché nel primo caso non vedo cosa ci stia a fare l’interessata in un movimento che si professa democratico e antifascista, nel secondo invece sarebbe il movimento stesso ad assumere pericolosi tratti fascisti che cozzano incoerentemente con quello che professano. Mi aspetto almeno una netta presa di posizione da parte del Segretario dei GD Biella: un comportamento del genere da parte di un consigliere è inqualificabile! Non credo che tutti quelli che hanno votato Partito Democratico si rispecchiano nelle sue parole e si sentono rappresentati da una persona che fa queste uscite sui social network mentre in consiglio è muta (per fortuna), e a questo punto si capisce perché.

Sono contento di vedere che la votazione del ddl “La Buona Scuola” ha creato un certo dibattito e coinvolgimento di alcuni studenti biellesi, forse perché tale riforma li interessa molto da vicino e riguarda il mondo scolastico di cui fanno parte, che li forma e li proietta verso l’università o la (sempre più difficile) ricerca di un lavoro. Sono rimasto colpito positivamente anche dal lavoro svolto dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Biella, che è riuscita ad includere alcune proposte degli studenti tra gli emendamenti al ddl. Questo è per me il punto di partenza per una riforma della scuola che sia davvero “Buona”: ascoltare gli studenti, i protagonisti principali della scuola, quelli che la vivono ogni giorno e che trascorrono le giornate sui banchi per imparare e ricevere o offrire l’istruzione. Renzi dice di aver ascoltato le categorie del mondo scolastico, dagli insegnanti agli studenti, ma a vedere dalle proteste credo che non abbia soddisfatto le loro richieste e sicuramente non ha mantenuto le promesse. La Lega Nord ha votato contro questa riforma poiché nonostante le molte modifiche apportate al testo iniziale non si sono date le risposte necessarie e i provvedimenti non bastano, anzi spesso mancano o non sono stati poi inseriti nel testo votato alla Camera. Con questo non significa che la riforma non abbia aspetti e novità positive, ma si sarebbe potuto fare molto di più, soprattutto per le assunzioni dove prima sono stati fatti annunci che hanno prodotto delle aspettative poi disattese.

Ritengo che sia quindi giusto che docenti e sindacati protestino per rimarcare le loro posizioni e far sentire la loro voce, ma ritengo altrettanto ingiusto sfruttare i test Invalsi per estendere la protesta all’interno delle aule, dove si dovrebbe unicamente insegnare e dove gli studenti hanno il diritto svolgere in assoluta libertà i test previsti. La protesta rimanga al di fuori dalle aule, sia esercitata nelle istituzioni e nelle piazze, ma non si mettano in mezzo giovani studenti intenti dimostrare la loro preparazione o in procinto di svolgere l’esame di maturità. Se è vero che sono state formulate richieste finalizzate a boicottare i test Invalsi, tra l’altro contro la volontà degli studenti, ritengo che non si sia sfruttata correttamente un’occasione che, secondo me, poteva servire invece per dimostrare al Ministero che gli studenti italiani non sono, come spesso si dice, meno preparati rispetto a quelli di altri Stati, e che si meritano di più.

Alle elezioni di Aosta boom della Lega Nord, a 3 punti % dal PD

Le elezioni comunali di Aosta hanno dato un chiaro segnale al PD: la Lega Nord ha quintuplicato i voti ed è arrivata a 500 voti dal PD (il 3% in meno). Inoltre, con la coalizione assieme alla lista civica Aosta nel Cuore che vedeva la partecipazione di tanti giovani pieni di entusiasmo e speranze, si è attestata come terza forza dopo la coalizione minestrone assolutamente incoerente formata dall’UV assieme al centralista e anti-autonomista PD e appena dopo (2% in meno) al partito regionale ALPE, in forte calo. È un grande risultato, soprattutto se si considera che la Lega in Valle d’Aosta faceva sempre fatica ad affermarsi in quanto ci sono ben 4 partiti locali molto radicati e che si professano autonomisti. Questa volta però i valdostani hanno iniziato a votare per gli ideali e non per convenienza, dando fiducia a chi non cerca solo potere a tutti i costi, ma rimane coerente e propositivo in base a quella che è la realtà e non la possibilità di prendere qualche poltrona in più. E questo è solo l’inizio, perché gli scandali che hanno colpito gli altri gruppi in Regione e i tagli imposti da quello stesso PD con cui l’UV adesso si allea, rendono chiaro chi fa politica per cercare di migliorare la situazione e per il territorio e chi invece solo per tornaconto personale.

Siamo dunque all’inizio di un cammino che si propone di portare la buona politica e la libertà, la vera autonomia e, perché no, l’indipendenza in Valle d’Aosta. Abbiamo iniziato a lavorare con tanti semplici cittadini che non avevano mai svolto incarichi politici pubblici e i risultati sono stati sorprendenti, tanto che la coalizione che ha vinto ha ottenuto la percentuale più bassa degli ultimi 20 anni, ovvero delle ultime 5 elezioni comunali di Aosta.

Ora vogliamo andare avanti, rafforzarci sempre di più, far capire quali sono le nostre proposte, stare in piazza per la gente e ascoltarla per capire quali sono i problemi e recepire le richieste. Non solo, stiamo anche lavorando per un grande progetto con i giovani del partito, grazie al lavoro di alcuni ragazzi e ragazze eccezionali che ho avuto il piacere di conoscere in questa campagna elettorale.

Ma intanto continuo a lavorare nel biellese e a Biella: sabato dalle 19 alle 23 il Movimento Giovani Padani di Biella organizza una raccolta firme in piazza S. Giovanni Bosco a Biella per proporre la cancellazione della legge Merlin e riaprire così le case chiuse, tassare e legalizzare la prostituzione e prevedere dei controlli sanitari, di modo da toglierle dalle strade e dal racket e farle pagare la tasse e allo stesso tempo rendere tutto più sicuro per tutti. Sarà l’occasione anche per sottolineare la nostra preoccupazione per gli ultimi fatti di violenza nel quartiere Riva e chiedere, ancora una volta, più sorveglianza nella zona.

Inizia una nuova avventura!

Essere nominato Coordinatore Provinciale del Movimento Giovani Padani di Biella oltre a riempirmi di gioia per la fiducia assegnatami mi pone sicuramente di fronte ad una grande responsabilità. Ringrazio Francesca Fighera che mi ha preceduto e grazie alla quale sono entrato in Lega, quando neanche pensavo a questa possibilità, ringrazio il Vice-Coordinatore Federale del MGP Giacomo Perocchio, di Novi Ligure, e Riccardo Molinari, Vice-Segretario Federale della Lega Nord, di Alessandria, che per l’occasione sono venuti a Biella venerdì sera. Ringrazio anche tutti i Giovani Padani di Biella, che in questi anni hanno contribuito attivamente alle iniziative dell’MGP e sono sicuro continueranno a farlo in futuro. Un ringraziamento va sicuramente anche alla segreteria provinciale della Lega Nord di Biella e quindi a Michele Mosca, che in questi anni mi ha dato fiducia e ha offerto sempre spazio al MGP.

Ora inizierò fin da subito a portare avanti l’ottimo lavoro svolto da tutti fino ad oggi, programmando una sorta di “tour” della provincia per andare a conoscere ragazzi e ragazze interessate a far parte del movimento e che condividono le nostre idee. Allo stesso tempo continueremo a partecipare a eventi, feste e manifestazioni con i Giovani Padani delle altre province piemontesi e non. In questi anni ho conosciuto gli altri Coordinatori Provinciali MGP piemontesi, con i quali collaboriamo sempre per agire tutti assieme e portare avanti i nostri ideali e le nostre richieste, per arrivare al fine ultimo che è il federalismo.

Siamo il gruppo giovanile della Lega Nord, composto da giovani tra i 13 e i 30 anni che hanno ideali in comune e che si ritrovano, oltre all’aspetto politico, anche per passare del tempo assieme e per divertirsi. Partecipiamo con la Lega Nord alle iniziative sul territorio e non solo, senza però chiedere nessuna tessera né iscrizione o pagamento per far parte del movimento.

Per quanto riguarda Biella, abbiamo già in programma i prossimi appuntamenti: saremo presenti con due gazebo, il primo sabato 11 in piazza Santa Marta a Biella dalle ore 14 alle 18 e il secondo domenica 12 a Viverone sempre dalle ore 14 alle 18, per l’iniziativa della Lega Nord “Chiedo asilo” in quanto ci sentiamo discriminati dal governo Renzi che trova 1200 euro ogni mese per ciascun clandestino ma non i soldi per i cittadini, quindi chiediamo simbolicamente lo status di rifugiato anche noi dato che in questo periodo in questo Paese se vuoi essere aiutato devi essere un “richiedente asilo”. Inoltre spero che molti giovani si avvicinino a noi per conoscerci meglio, senza timore e senza le paure infondate che qualcuno vorrebbe far passare: noi abbiamo idee chiare e solide e seguiamo da vicino il mondo scolastico e universitario e tutto ciò che riguarda i giovani in generale. Insomma, vogliamo un Paese normale in cui i giovani non debbano essere costretti ad andare a cercare lavoro all’estero perché qui o rimangono disoccupati o sono precari e in cui i cittadini possano essere tutelati, sicuri e liberi… e come diceva Gaber: “libertà è partecipazione”. Quindi spero che sempre più giovani si interessino alla politica e si informino su quello che succede. Noi saremo sempre presenti per portare avanti le nostre battaglie politiche, e siamo molto contenti se qualcuno volesse aderire al nostro movimento: per conoscerci non esitate a scrivere all’indirizzo email mgpbiella@gmail.com o a contattarmi al numero 3384074823!