Con la delegazione esteri di Lega Giovani in Francia per incontrare Marine Le Pen!

Con la delegazione esteri di Lega Giovani in Francia per incontrare Marine Le Pen!

Sabato 16 marzo una delegazione di Lega Giovani si è recata in Savoia per incontrare la leader del Rassemblement National Marine Le Pen e i giovani di Génération Nation. Da Biella erano presenti il coordinatore di Lega Giovani Biella, Alessio Ercoli, e Davide Superbo di Cossato.

I giovani con Marine Le Pen al meeting di La Rochette

La giornata ha visto i giovani della Lega impegnati sin dal mattino in un incontro con i giovani di Génération Nation, l’organizzazione giovanile che fa capo al Rassemblement National, nel Comune di Apremont. Nel corso della mattinata il numeroso gruppo di giovani ha ricevuto anche la visita della Presidente Marine Le Pen. Nel pomeriggio i giovani rappresentanti della Lega hanno potuto partecipare al meeting del partito a La Rochette, assieme ai giovani di Génération Nation e ad altri 600 francesi. La grande partecipazione all’evento non è altro che la risposta dei cittadini francesi all’attenzione posta dal Rassemblement nei confronti dei piccoli centri, delle zone rurali e montane e delle comunità locali.

La delegazione di Lega Giovani con Marine Le Pen ad Apremont

«Siamo davvero onorati dell’invito da parte dei nostri alleati francesi – dichiara Alessio Ercoli, Responsabile Esteri della Lega Giovani Piemonte – ed è stato un onore partecipare al meeting del Rassemblement National con Marine Le Pen e Nicolas Bay. Con il movimento giovanile di Génération Nation c’è un legame fortissimo che è andato strutturandosi in mesi di incontri che hanno rafforzato la coesione tra giovani che hanno un’idea di Europa diversa da quella portata avanti, con evidente fallimento, dal 1979 ad oggi. Questo fine settimana abbiamo coronato un cammino iniziato l’anno scorso e rafforzato da manifestazioni, eventi, incontri e soggiorni nell’arco alpino. Le montagne, infatti, uniscono i popoli e rinsaldano i legami. Siamo convinti che una solida collaborazione tra sovranisti europei possa difendere i confini soprattutto esterni dell’Unione europea, preservando i nostri territori e i nostri concittadini.

In questi mesi abbiamo posto le basi per cambiare un’Unione europea che tutti dicono di voler cambiare ma nessuno, oltre alla Lega, specifica come dovrebbe mutare, quali principi e quali norme dovrebbero essere riviste. Nessun movimento è in grado di offrire una valida alternativa che porti ad un cambiamento reale. In questi mesi la Lega sta lavorando per costituire un’alleanza per una nuova maggioranza nel Parlamento europeo che porti a un conseguente rinnovamento radicale della Commissione Europea. 

Il discorso di Marine Le Pen è stato esemplare. La critica a questo modello di Europa, schiava delle banche e dei mercati, è stata molto ferma. Un’Europa che doveva essere luogo di prosperità, ma che invece è caratterizzata dalla disoccupazione altissima, dalla precarietà, dall’instabilità e dalle immigrazioni di massa. Un’Europa che potrà salvarsi solo ponendo una maggiore attenzione al localismo, nella convinzione che la vera democrazia passi anche per la democrazia di prossimità e dunque dalla valorizzazione dell’autonomia.

Coloro che parlano di isolamento della Lega, in realtà temono soltanto che la struttura messa in piedi per soffocare i popoli e garantire il potere agli stessi gruppi possa subire un’inversione per merito ed in favore di chi fino ad oggi ha subito le politiche di una Unione europea sempre più lontana dai territori e dagli europei. Il 26 maggio, con l’aiuto dei cittadini che stanno finalmente prendendo coscienza dell’inganno di chi gli prometteva una prosperità che mai è arrivata, avremo l’occasione di portare una ventata di novità e di buonsenso anche in Europa!» 

Lega Giovani e Génération Nation assieme a Marine Le Pen

600 biellesi in pensione grazie a quota 100

600 biellesi in pensione grazie a quota 100

Salvini l’aveva promesso in campagna elettorale e la Lega ha mantenuto l’impegno: quota 100 è legge!

Grazie alle nuove norme, si stima che potranno andare in pensione almeno 600 biellesi che erano stati truffati dalla legge Fornero, votata all’epoca da tutti i partiti tranne proprio che dalla Lega.

Biella conta il maggior numero di pensioni di anzianità, per cui la possibilità di accedere prima al pensionamento fino al minimo di 62 anni (+38 di contributi) inciderà ancora maggiormente nel nostro territorio.

Ma permettere ai più anziani di raggiungere la pensione significa creare opportunità di lavoro per i giovani.

Questa è la scommessa della Lega.

Giuseppe Conte e Matteo Salvini

Vi ricordate quando ci dicevano che non era attuabile? Dicevano che non c’era una connessione tra pensionamenti e assunzioni. Erano però gli stessi che ci ripetevano che non si poteva toccare la legge Fornero e che non saremmo riusciti a modificarla. Invece abbiamo mantenuto la promessa!

E dato che Biella è la città che beneficia maggiormente della quota 100, c’è da aspettarsi che sia anche una delle città a beneficiare maggiormente di un ritorno occupazionale.

Abbiamo dimostrato di mantenere la parola e, seppur con tutte le difficoltà, di voler cambiare rotta. Il 26 maggio ci servirà ancora la vostra fiducia per portare avanti delle riforme che vanno verso la meritata pensione per chi ha lavorato una vita e verso una opportunità per chi un lavoro lo sta cercando.

Allo “Sportec Center” di Gaglianico il 7° torneo di calcio a 5 della Lega Nord biellese

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Per il settimo anno consecutivo, Lega Nord Biella organizza il torneo di calcio a 5 provinciale, che quest’anno si disputerà a Gaglianico, presso il centro sportivo “Sportec Center” in via Napoli, dal 26 giugno all’8 luglio. Le partite si disputeranno a partire dalle ore 21 nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì, e saranno 2 ogni sera. Le finali sono previste venerdì 7 luglio dal 5° all’8° posto e sabato 8 luglio per la finale 3°-4° posto e la finalissima. Le squadre in campo saranno 8, per un totale di più di 70 giocatori provenienti da tutto il biellese, divise in due gironi. Nel girone A: Chiavazza, Gaglianico, Pettinengo e Biella. Nel girone B: Vigliano Biellese, Ronco Biellese, Candelo e Cossato. Il torneo è organizzato dal segretario della sezione di Vigliano della Lega Nord Claudio Milan e dal Movimento Giovani Padani, che esprimono l’orgoglio e la soddisfazione per un evento che va oltre la politica e si inserisce in uno spirito di unione della comunità attraverso lo sport. Siamo l’unico partito che ha la determinazione e la forza di creare una simile iniziativa per i giovani, anche grazie a tanti sponsor del territorio. Tutte le partite sono trasmesse in diretta nella pagina http://leganordbiella.com/torneo2017.html, dove potrete anche trovare delle informazioni utili sul torneo. Vi aspettiamo allo Sportec di Gaglianico!

La Lega Nord biellese non è solo politica

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Lunedì 6 giugno è iniziata la 6^ edizione del torneo di calcetto della Lega Nord biellese, quest’anno disputato al bar Joker di Biella. Ormai è un appuntamento fisso, con l’inizio della bella stagione decidiamo di aggiungere alle attività politiche anche questa attività sportiva, grazie all’organizzazione di Claudio Milan e alla partecipazione di una settantina di giovani biellesi. Le squadre, anche quest’anno, sono 8. Tutte agguerrite e con calciatori anche di qualità. Alla fine del torneo, dopo le semifinali e le finali, tutti i calciatori riceveranno una medaglia e un sacchetto con prodotti biellesi e tutte le squadre una coppa, perché questo è un momento aggregativo e quello che conta è divertirsi e stare assieme. Infatti, l’ultimo giorno del torneo quando si giocherà la finale, il 18 giugno, ci sarà una cena tra i partecipanti, gli organizzatori e il pubblico alla quale tutti possono partecipare.
Purtroppo, però, domenica è successo un fatto inaspettato e che ha sconvolto tutti. Per questo vorrei dedicare questa edizione a Gianluca Buonanno, che ha lasciato un vuoto incolmabile per tutte le persone che l’hanno conosciuto e sconcerto tra i biellesi. Uno striscione accanto al campo lo ricorda, nel cuore sarà ricordato per sempre.

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I giovani non vanno a votare perchè la proposta politica è poco seria e chiara

I giovani non vanno a votare perchè la proposta politica è poco seria e chiara
Vedere al Meeting di CL anche ex comunisti, gente vicina alla sinistra e renziani, al netto della curiosità di andare a vedere il Presidente del Consiglio, è la conferma che non ci sono più ideologie, non c’è più politica, non c’è più serietà, i partiti pur di prendere voti si rinnegano giorno dopo giorno, colgono solo ciò che fa comodo, parlano solo di ciò che conviene. La gente va a seguire Renzi per vedere uno show, non ascoltare un discorso intelligente bensì pieno di retorica e battutine, non perché mossa da identificazione nelle sue idee ma per salutarlo e sperare di ricevere un secondo di attenzione, non perché propone egli qualcosa di condivisibile ma perché è simpatico… Poi ci chiediamo perché c’è bassa affluenza e distaccamento dalla politica: perché non c’è politica, c’è solo lo spettacolo imbarazzante e ridicolo di qualche politico-attore che ha rovinato il dibattito politico rispetto alla prima Repubblica. Non che negli anni ’60 e ’70 tutto funzionasse bene, anzi, ma sicuramente il dibattito aveva un altro spessore, i discorsi erano interessanti, gli interventi erano seguiti con passione. Ora invece tutto è finalizzato a ottenere i titoli di giornali e tv, e allora vai di retorica, di promesse fantasiose aggirando i veri problemi, parlando di tutto tranne che di politica, puntando al consenso più che alle proposte.
Un esempio della degenerazione è il M5S, un partito che basa il suo programma politico nell’antipolitica, nel voler mandare a casa tutti per prendere così il potere; un partito che ha un segretario che nessuno conosce, neanche tanti iscritti al Movimento scommetto (mentre il vicesegretario è conosciuto per essere il nipote di Beppe Grillo…). Infatti tutto è gestito, a livello mediatico, da un comico, che è il megafono del partito e se ne guarda bene dal venire candidato per poter così mantenere il suo ruolo di indignato e “sollevatore di masse”. Così si predica la demagogia, si insultano le istituzioni bramando di entrarci, altro che aprirle come una scatoletta di tonno!
Tra tutta questa pochezza, ci sono giovani che devono decidere chi e cosa votare, ma molto spesso o non vanno alle urne o non sanno chi sono i candidati e cosa propongono. Per forza: 2 dei 3 grandi “politici” che stanno tenendo in piedi il dibattito politico sono un comico e un attore mancato, che a volte attaccano e altre volte copiano l’unico che ha delle proposte e che fa politica, Salvini. I due possono essere simpatici o dire delle cose che riscontrano consenso, ma un conto è giocare a spararla più grossa, un altro è pensare a delle soluzioni. L’affluenza aumenterà quando la proposta e il dibattito politici saranno più seri e credibili, ma anche più chiari; altrimenti gli elettori perderanno la bussola e quando saranno delusi anche del voto di protesta dato a Grillo staranno definitivamente a casa e sarà difficile recuperare la credibilità. Un primo rischio è l’inizio del 2017, quando (chi si ricorderà) si accorgerà che Renzi non avrà cancellato IMU e TASI, ma solo cambiato il loro nome o aumentato altre tasse.

Sono contento di vedere che la votazione del ddl “La Buona Scuola” ha creato un certo dibattito e coinvolgimento di alcuni studenti biellesi, forse perché tale riforma li interessa molto da vicino e riguarda il mondo scolastico di cui fanno parte, che li forma e li proietta verso l’università o la (sempre più difficile) ricerca di un lavoro. Sono rimasto colpito positivamente anche dal lavoro svolto dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Biella, che è riuscita ad includere alcune proposte degli studenti tra gli emendamenti al ddl. Questo è per me il punto di partenza per una riforma della scuola che sia davvero “Buona”: ascoltare gli studenti, i protagonisti principali della scuola, quelli che la vivono ogni giorno e che trascorrono le giornate sui banchi per imparare e ricevere o offrire l’istruzione. Renzi dice di aver ascoltato le categorie del mondo scolastico, dagli insegnanti agli studenti, ma a vedere dalle proteste credo che non abbia soddisfatto le loro richieste e sicuramente non ha mantenuto le promesse. La Lega Nord ha votato contro questa riforma poiché nonostante le molte modifiche apportate al testo iniziale non si sono date le risposte necessarie e i provvedimenti non bastano, anzi spesso mancano o non sono stati poi inseriti nel testo votato alla Camera. Con questo non significa che la riforma non abbia aspetti e novità positive, ma si sarebbe potuto fare molto di più, soprattutto per le assunzioni dove prima sono stati fatti annunci che hanno prodotto delle aspettative poi disattese.

Ritengo che sia quindi giusto che docenti e sindacati protestino per rimarcare le loro posizioni e far sentire la loro voce, ma ritengo altrettanto ingiusto sfruttare i test Invalsi per estendere la protesta all’interno delle aule, dove si dovrebbe unicamente insegnare e dove gli studenti hanno il diritto svolgere in assoluta libertà i test previsti. La protesta rimanga al di fuori dalle aule, sia esercitata nelle istituzioni e nelle piazze, ma non si mettano in mezzo giovani studenti intenti dimostrare la loro preparazione o in procinto di svolgere l’esame di maturità. Se è vero che sono state formulate richieste finalizzate a boicottare i test Invalsi, tra l’altro contro la volontà degli studenti, ritengo che non si sia sfruttata correttamente un’occasione che, secondo me, poteva servire invece per dimostrare al Ministero che gli studenti italiani non sono, come spesso si dice, meno preparati rispetto a quelli di altri Stati, e che si meritano di più.